CANE DA PASTORE AUSTRALIANO
(AUSTRALIAN KELPIE)
RAZZA AMMESSA
AL REGISTRO SUPPLEMENTARE RICONOSCIUTI (R.S.R.)
DI PRIMA GENERAZIONE SENZA LIMITAZIONI
E’ possibile effettuare il riconoscimento in occasione di CAC – CACIB – Mostre Speciali o Raduni di razza.
Razza sottoposta a prova di lavoro (HWT Herding Working Test) per il conseguimento del Campionato italiano di bellezza e per la proclamazione a Campione Internazionale di bellezza.
Storia
La storia del Kelpie comincia in Scozia. Nel 1870, Willam Allen, un allevatore di pecore di Geralda Station, vicino Forbes, nel New South Wales, importò un paio di cani nero focati a pelo corto e con orecchie dritte. Questi furono venduti al Sig. Allen dallo Scozzese Mr.Rutherford, ed erano conosciuti come Fox Collies (in alcuni testi Working Collie) perchè la leggenda era che questi cani avevano un po' di sangue di volpe che scorreva nelle loro vene. Questa credenza viene probabilmente dal fatto che c'era sempre un cucciolo rosso in ogni cucciolata. In realtà, questi Fox Collies erano strettamente imparentati con gli antenati del moderno Border Collie.
I due cani, "Jenny" e "Brutus", si accoppiarono sulla nave in viaggio per l'Australia. I cuccioli nati in Australia erano tutti nero focati tranne un cucciolo rosso. I cani erano lavoratori silenziosi con un fare scaltro e un intenso sguardo. Questi erano ideali per il lavoro con le volubili Merinos, razza di pecore allevate in Australia.
Nello stesso periodo un altro allevatore di pecore, Mr. Gleeson, ottenne una cagna nero focata proveniente da Victoria. Sebbene il suo pedigree fosse sconosciuto, assomigliava e lavorava come Brutus e Jenny. Le descrizioni di Robert Kalenski dicevano che c'erano tracce di sangue di Dingo in lei, ma questo non fu mai provato. Questa femmina il cui nome era Kelpie, fu fatta accoppiare con un figlio di Brutus e Jenny, un maschio nero-focato di nome Caesar. Nel frattempo, il cucciolo rosso della cucciolata di Brutus e Jenny, dopo aver dato prova di essere un promettente lavoratore, fu rubato dal ranch in cui si trovava a Goolagong. Sebbene le sue tracce siano state perdute, egli fu senza dubbio il progenitore di tutti i Kelpie rossi in Australia.
Mr. W. King, manager di un ranch decisi di prendere una figlia di Kelpie e Caesar, e siccome era identica alla madre le diede il nome di Kelpie II. Kelpie II lasciò il segno quando partecipò e vinse il primo ufficiale sheepdog trial in Australia, a Forbes intorno al 1870-1875. I suoi cuccioli che da quel momento in poi furono molto richiesti, erano conosciuti come "Kelpie's Pups" ossia i cuccioli di Kelpie. Presto Kelpie fu scelto come nome ideale per questa razza. Il nome Kelpie in Celtico significa spirito acquatico, nome che si adatta perfettamente a questa razza agile e veloce. Chiunque abbia conosciuto il Kelpie ametterà che questo cane è un serio lavoratore con un tocco di birbante nella sua personalità.
Un'altra linea di Kelpie fu sviluppata da una della figlie di Kelpie II. Il suo nome era Sally, e fu fatta accoppiare da un solido maschio nero, pronipote di Brutus e Jenny il cui nome era Moss. Un cucciolo tutto nero di questa figliata fu comprato da un fattore di nome Davis. Grazie alla sua forte personalità e alla sua grande velocità, il cucciolo fu chiamato Barb come un famoso cavallo da corsa dell'epoca. Più tardi fu venduto a Mr. Edols che lo usò come stallone. Nei figli di Barb era predominante il colore nero e il potere sulle pecore. Conusciuti all'inizio come Barb's Pups, i Kelpie neri figli di Barb diedero in seguito il nome a tutti i Kelpie neri che a tutt'oggi vengono chiamati semplicemente Barbs.
I Kelpie furono mostrati al pubblico per la prima volta al Royal Show di Melbourne nel 1908, con i Barbs esposti assieme ai Kelpie. In Australia ci sono 2 differenti registri per i Kelpie: Working Kelpie e Show Kelpie.
I primo standard fu steso nel 1903 da Robert Kaleski che descrive il Kelpie come un cane che preferisce lavorare anzi che mangiare, cosa che sembra rispecchiare lo spirito della razza anche ai giorni nostri.
Aspetto Generale
Deve essere quello di un cane di grande qualità, vivace e attivo, che presenti una forte muscolatura combinata con grande agilità, che esprima la possibilità di svolgere un lavoro instancabile. Deve essere privo di qualsiasi accenno di gracilità